A FORMA DI FULMINE

Possiamo correre possiamo andarcene / o stare immobili e lasciare tutto splendere / possiamo prenderci possiamo perderci / dirci solamente cose semplici / possiamo ridere e farci fottere / ballare scoordinati e lasciare perdere / possiamo credere farci esplodere / come armi solo chitarre elettriche / possiamo illuderci ballare stando fermi / e fare caso a quando siamo felici / possiamo crescere ma ricordare per sempre / la tua piccola cicatrice a forma di fulmine / poi continuare a vivere / e non avere niente da perdere / possiamo correre non sapere cosa fare / metterci in salvo e poi metterci a piangere / possiamo leggere e non sapere niente / guarire le ferite sparare sulla gente / cantare ninne nanne scatenare guerre / poi riparare i danni dare nomi alle stelle / possiamo ridere guardarci attraverso / vedere al buio un aereo disperso / possiamo vivere notti illuminate / eterne promesse in fondo a piste sterrate / possiamo fare mezze maratone / per raggiungere il tuo cuore irraggiungibile / poi continuare a vivere / e non avere niente da perdere / possiamo correre essere grandine / in queste superpotenze debolissime / possiamo costruire pace e grandi opere / che prima o poi ritorneranno polvere / possiamo andare sulle stelle più lontane / anche se le metropolitane sono circondate / possiamo navigare a vista senza regole / avere tutto da vincere niente da difendere / possiamo illuderci ballare stando fermi / e fare caso a quando siamo felici / possiamo crescere ma ricordare per sempre / la tua piccola cicatrice a forma di fulmine / poi continuare a vivere / e non avere niente da perdere / poi continuare a vivere.


QUI

Io sono nei detriti spaziali / nelle notizie da casa o dai fronti siriani / sono negli alberi monumentali / in quelli abbattuti nei piani astrali / sono tra i cercatori d’oro / tra i fiori che crescono su ogni abbandono / sono pericoloso / io che ti rassicuro hai visto all’improvviso è arrivato il futuro / e adesso sono qui / è un super potere essere vulnerabili / sono negli eventi catastrofici / e in quelli magnifici dentro ai fili elettrici / sono nelle nuove idee / in supermercati più grandi delle più grandi moschee / sono stato avvistato identificato / sono il cielo dopo che ha diluviato / sono alla deriva nelle correnti / tra pensieri passaporti e vite precedenti / e adesso sono qui / dove sono possibili cose impossibili / sono le tracce sparite nel vento / un combattimento un karma irrisolto / sono in uno spazio sacro / suono all’aperto con il coprifuoco / sono vuoto come un cielo stellato / vedi qui era buio e ora è illuminato / sono al di là della paura / in quella prateria infinita piena di pericoli strapiena di vita / piena di pericoli strapiena di vita / e adesso sono qui / è un super potere essere vulnerabili / e adesso sono qui / dove sono possibili cose impossibili / io sono nei detriti spaziali / nelle notizie da casa o dai fronti siriani / sono negli alberi monumentali / in quelli abbattuti nei piani astrali / sono tra i cercatori d’oro / tra i fiori che crescono su ogni abbandono / sono pericoloso / io che ti rassicuro hai visto all’improvviso è arrivato il futuro / e adesso sono qui.


COPRIFUOCO

Cadeva la sera / su una bella e malandata Europa multiculturale / su un altro bar che cambia gestione / su un altro eroe da dimenticare / il giorno degli attentati hai scritto / per tranquillizzare tutti / che come sempre eri da quelle parti / ma non eri tra i feriti o tra i morti / arriverà la pace inaspettata e benedetta / come ogni sera sarai stanca morta / saranno tutti inginocchiati in direzione del Nord America / del nord Italia o della Mecca / chiuderai gli occhi per vedere fuori / l’inverno più mite degli ultimi diecimila anni / quei quattro alberi i tuoi santi protettori / e tua madre la madonna degli affanni / e dove c’era un minareto o un campanile / c’è un albero in fiore tra le rovine / ci siamo noi due accecati dal sole / mentre cerchi di spiegare / cos’è che ci ha fatto inventare / la torre Eiffel le guerre di religione / la stazione spaziale internazionale / le armi di distruzione di massa e le canzoni d’amore / cos’è che ci rende unici e fragili / con sette vite e sette miliardi di desideri / una pelle molto sottile / sempre assaliti dai pensieri / su questo pianeta chiamato Terra / anche se come noi è quasi soltanto acqua / come noi tra un amore e una guerra / assediati da quello che manca / era per andare via da me da te / dalla piazza della cattedrale / hai scoperto che Toronto è una Varese più grande / ma a parte il freddo non si sta poi così male / lì ci sono ragazze come te che da piccole sono state molto sole / e adesso sono più forti di un intero paese / c’è un uragano con il tuo nome / aerei militari che come certi baci non fanno rumore / e dove c’era un minareto o un campanile / c’è un albero in fiore tra le rovine / ci siamo noi due accecati dal sole / mentre cerchi di spiegare / cos’è che ci ha fatto inventare / la torre Eiffel le sinfonie di Beethoven / la stazione spaziale internazionale / le armi di distruzione di massa e le canzoni d’amore / cos’è che ci ha fatto inventare / la torre Eiffel le guerre di religione / la stazione spaziale internazionale / le armi di distruzione di massa e le canzoni d’amore.


NEL PROFONDO VENETO

Tempi presenti casini interni casini esterni / tempi impossibili tempi noiosi tempi stupendi / e tu corri tu cerchi di evitarti non sopporti più i rumori / e con dissimulata indifferenza torni a casa dai tuoi genitori / nel profondo Veneto dove il cielo è limpido / dove il sole come te è sempre pallido / dietro di te le macerie le false speranze / le case in cui avresti voluto vivere / i ritmi per realizzare l’impossibile / adesso puoi non pensare alla tua immagine essere più trasparente / ritornare sconfitta e contenta facendo finta di niente / nel profondo Veneto quello senza traffico / dove il terreno come te a volte è arido / ti leggeranno in faccia che facevi l’amore quasi tutte le sere e che dormivi pochissime ore / ti leggeranno in faccia una vaga idea di futuro migliore / da tre giorni la stessa canzone due bar una chiesa una farmacia / un negozio di alimentari no non c’è la stazione / non c’è niente da dire niente da spiegare niente da capire / c’è solo da esistere e da lasciare correre / nel profondo Veneto dove il cielo è limpido / dove il sole come te è sempre pallido / nel profondo Veneto quello senza traffico / dove il terreno come te a volte è arido / ti leggeranno in faccia che facevi l’amore quasi tutte le sere e che dormivi pochissime ore / ti leggeranno in faccia una vaga idea di futuro migliore / ti leggeranno in faccia che dicevi di stare bene invece qui a Milano facevi la fame / ti leggeranno in faccia la data del giorno in cui stavi pensando di volerti ammazzare / non lo diremo a nessuno no non ti preoccupare / non lo diremo a nessuno non lo saprà mai tua madre / non lo diremo a nessuno no non ti preoccupare / non lo diremo a nessuno non lo saprà mai tuo padre.


SCAFISTI

In una città cinese in Africa / una cometa è caduta in una zona disabitata / senti la distanza nel cammino / tra le tue origini e il tuo destino / senti le profezie i canti dei muezzin e delle tifoserie / in una città italiana in Argentina / il vulcano ha coperto di cenere le macchine della zona / tu sei l’unica con gli occhi chiari / non si sa da dove vieni parli di viaggi interstellari / senti sono mie tutte le cantilene le carte nautiche e le fantasie / gli scafisti si orientano con le stelle / le nostre storie sono troppo belle / non cercare di capirle / in una città indiana in Australia / guarda il sole tramontare in una cava mineraria / onde alte come una frontiera / mucche sacre energie rinnovabili ogni sera / senti le poesie è un canto di sirene e di suonerie / in una base americana sulla Luna / portano pesi leggeri portano fortuna / i bambini hanno nomi di divinità / anche i tuoi occhi chiari si abitueranno all’oscurità / senti sono mie le coperte termiche dorate le stelle sparpagliate e le tecnologie / gli scafisti si orientano con le stelle / le nostre storie sono troppo belle / non cercare di capirle.


IPERCONNESSI

Iperconnessi e in disaccordo con tutti / i desideri inespressi dove si sono nascosti / vanno bene i progressi ma tu come ti senti / i territori promessi sono sotto ai bombardamenti / tirati da tutte le parti e mai contenti / con visi più scavati faccine sorridenti / tu mi allontani e poi mi cerchi / tu mi allontani e dallo schermo provi a sporgerti / i tuoi vent’anni commenti feroci e polsi sempre appoggiati / alla fine sono passati abbastanza inosservati / iperconnessi solo grandi successi solo grandi insuccessi / e immagini terrificanti per intrattenerci / sullo schermo nero i riflessi possiamo specchiarci / ma se ti rivedessi se riuscissi a toccarti / i segreti sono illuminati e in fila esposti / spari razzi di segnalazione per cercare di distinguerti / tu mi allontani e poi mi pensi / tu mi allontani dallo schermo provi a sporgerti / i tuoi vent’anni pareri agitati occhi sempre arrossati / alla fine sono passati abbastanza inosservati / cantami o diva l’ira della rete / imprevedibile come le onde / cantami della fame di attenzione della sete / di ogni idea che si diffonde / cantami o diva dello sciame digitale / l’ironia sta diventando una piaga sociale / cantami dell’immagine ideale / da qualche parte c’è ancora sporchissimo il reale / cantami della proprietà privata interiore / del rumore di fondo della società dell’opinione / cantami del diritto alla segretezza alla distanza alla timidezza / cantami dei posti dove il wi-fi non arriverà mai / mai e poi mai mai e poi mai / dove il wi-fi non arriverà mai / mai e poi mai mai e poi mai / moltitudine o solitudine / solitudine o moltitudine.


CHAKRA

Ci sono le prove dei risvegli la tua vita / una ninna nanna inventata / c’è il teatro di Grotowski lo yoga la meditazione / al mercatino dell’usato c’è ancora quel piccolo amplificatore / ci sono le corse i libri di Lowen / esercizi per la respirazione / dove sarà dove sarà tutta quella felicità / sì ho visto gridano il mio nome / ci sono viaggi da pianificare da improvvisare / c’è un convento abbandonato sul Lago Maggiore / qualcuno mi ha detto che gli hai detto / che in qualche modo hai aperto il chakra del tuo cuore / qualcuno mi ha detto che gli hai detto / che senza di me davvero non puoi stare / ci sono i dettagli per l’estate in Tibet / c’è la morte di tuo padre un’esplosione interstellare / c’è il cielo azzurro immenso dopo il temporale / ci siamo noi due in una macchina affittata / su un’isola vulcanica o in coda sull’adriatica / ci sono i free drink le camminate / l’aria di alta montagna un improvviso calo di tensione / ti sogno spesso nel sogno la città si sta per allagare / ti do l’ultimo bacio sul portone e mi liberi dal male / e ti libero dal male / qualcuno mi ha detto che gli hai detto / che ogni tanto entri in contatto con il tuo io interiore / qualcuno mi ha detto che gli hai detto / che senza di me adesso sì che riesci a stare / la prima volta che ti ho incontrata ti ho detto tranquilla / tranquilla dormo dove capita / ma per non perdermi niente di te ho aperto le braccia / eravamo diversi come due gocce d’acqua / qualcuno mi ha detto che gli hai detto / che in qualche modo hai aperto il chakra del tuo cuore / qualcuno mi ha detto che gli hai detto / che senza di me davvero non puoi stare / qualcuno mi ha detto che gli hai detto / che ogni tanto entri in contatto con il tuo io interiore / qualcuno mi ha detto che gli hai detto / che senza di me adesso sì che riesci a stare.


STELLE MARINE

In questa notte di disordini e sentinelle / è andata via la luce e tutti hanno visto / per la prima volta le stelle / in questa terra di fuochi non piove da mesi / ovunque minacce e preghiere scritte in arabo in italiano in cirillico / con ideogrammi cinesi / in questa città moderna che un giorno sarà una città antichissima / scolorita da troppa pioggia e troppo sole / sarà bellissima / ho sentito la tua voce in una conchiglia / l’acqua si impara dalla sete / la terra dagli oceani attraversati / la pace dai racconti di battaglia / ho sentito la tua voce in una conchiglia / in questa notte alcuni superano i deserti / i mostri marini i loro destini / hanno i segni sui polsi dei sogni enormi e i documenti falsi / in questa terra di laghi di vulcani di corsie preferenziali / persone sorridenti e cieli sereni / sono sacri gli interessi dell’Eni / in questa città stupenda / dove si infrange l’onda migratoria / e il dormiveglia di chi passa tutta la notte sulla 90 / ho sentito la tua voce in una conchiglia / l’acqua si impara dalla sete / la terra dagli oceani attraversati / la pace dai racconti di battaglia / ho sentito la tua voce in una conchiglia / in questa notte buia / un razzo lanciato come una stella filante un canto struggente / arriva in centro trasportata dal vento la sabbia del deserto / in questa terra di confusissimi sogni / d’oro d’argento di cemento armato / il cielo è sempre più blu blu metallizzato / in questa città tutto è illuminato / e fuori dalla stazione danze tribali esplosioni cartoline / un bambino appena nato le sue mani sembrano stelle marine / ho sentito la tua voce in una conchiglia / l’acqua si impara dalla sete / la terra dagli oceani attraversati / la pace dai racconti di battaglia.


MOSCERINI

Vivere in cima ai monti in mezzo ai campi / morire nei parchi pubblici come santi / vivere prigionieri nei piani futuri / morire sdraiati tra i papaveri / vivere felici contenti e poveri / morire senza pensieri con la febbre alta a Tangeri / vivere tracciabili nei desideri nei movimenti / morire come rondini moscerini tossicodipendenti / e poi dormire da soli / contare i secondi tra i lampi e i tuoni / per cercare di capire quanto sono lontani / i bombardamenti e i temporali / vivere solitari in palazzi enormi / morire tranquillo mentre dormi / vivere con un milione di rituali / morire e sentirsi immortali / vivere dalla parte sbagliata delle acque territoriali / morire e generare aurore boreali / vivere con un cuore intermittente / morire facendo finta di niente / e poi camminare da soli / tranquilli nelle piogge torrenziali / la finestra del palazzo di fronte è a tre metri / ma tu vedi orizzonti infiniti / vivere in un seminterrato o su una scogliera / morire ma stasera chissenefrega / vivere insieme tutta la vita / morire che ancora non mi sarai bastata / vivere un milione di cose da immaginarsi / morire a vent’anni o precipitare senza ferirsi / vivere dove gli uragani non fanno vittime / morire e ritrovarti nel deposito delle anime / vivere con guerre in sottofondo / morire in una notte luminosa come il giorno / e poi dormire da soli / contare i secondi tra i lampi e i tuoni / per cercare di capire quanto sono lontani / i bombardamenti e i temporali / e poi camminare da soli / tranquilli nelle piogge torrenziali / la finestra del palazzo di fronte è a tre metri / ma tu vedi orizzonti infiniti.


VIAGGI DISORGANIZZATI

Questi sono giorni di miracoli / di pianti di comete / vite bellissime bruciate / di corone di spine / o di perle coltivate / solo grandi spettacoli e problemi irrisolvibili / questi sono giorni di miracoli / di cieli senza limiti / cani abbandonati ma invincibili / di streaming di canzoni / eremiti nelle metropoli / queste sono notti senza pericoli / di nevi perenni / prospettive di due anni / di cieli superati / con viaggi organizzati / e tu che ti dimentichi / che è una corsa a ostacoli / allegri e disperati / nei secoli dei secoli dei secoli dei secoli dei secoli dei secoli / questi sono giorni di miracoli / di conti che non tornano / e feriti che festeggiano / di tramonti tropicali / anime immortali / e bambini come oracoli / che ti guardano immobili / questi sono giorni di miracoli / di viaggi intergalattici / cuori freddi tecnologici / e miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di veicoli / queste sono notti senza pericoli / di nazioni con i debiti / internet senza limiti / di cieli superati / con viaggi disorganizzati / e tu che ti dimentichi / che è una corsa a ostacoli / allegri e disperati / nei secoli dei secoli dei secoli dei secoli dei secoli dei secoli.